Focus on diabete tipo 2

Dalle 83rd Scientific Sessions dell’American Diabetes Association

Efficacia e tollerabilità di una tripla terapia iniziale di associazione con metformina, dapagliflozin e saxagliptin rispetto alla terapia aggiuntiva graduale convenzionale in soggetti con DT2 naïve ai farmaci: un trial randomizzato in aperto con controllo attivo di 104 settimane

Presentato da: Nam Hoon Kim*, et al.
Korea University College of Medicine, Seoul, Rep. of Korea

Messaggi chiave

  • La terapia iniziale di associazione con metformina, dapagliflozin e saxagliptin ha ridotto in maniera efficace l’HbA1c rispetto alla terapia graduale convenzionale nel diabete tipo 2 di nuova insorgenza.
  • La terapia iniziale di associazione con metformina, dapagliflozin e saxagliptin ha mostrato una migliore tollerabilità rispetto alla terapia graduale convenzionale.

Background

Cosa cè di noto su questo argomento?

  • La terapia iniziale di associazione è raccomandata nei soggetti con diabete tipo 2 (DT2) con iperglicemia non adeguatamente controllata, per evitare il fallimento terapeutico e l’inerzia clinica.
  • Questo studio mirava a valutare l’efficacia e la tollerabilità di una tripla terapia di associazione iniziale con metformina, dapagliflozin e saxagliptin rispetto alla terapia aggiuntiva graduale convenzionale in pazienti con DT2 naïve ai farmaci.

Come è stato condotto questo studio?

  • Si tratta di uno studio multicentrico, randomizzato in aperto, della durata di 104 settimane, condotto presso 9 centri clinici della Corea del Sud.
  • I soggetti eleggibili avevano un’età ≥18 anni, erano non adeguatamente compensati (HbA1c da ≥8,0 a <11,0%), naïve ai farmaci antidiabetici e con DT2 di nuova insorgenza.
  • I partecipanti idonei sono stati randomizzati (1:1) tra una tripla terapia di associazione (TCT, triple combination therapy: 1000 mg di metformina, 10 mg di dapagliflozin e 5 mg di saxagliptin 1/die) e la terapia convenzionale graduale (CST, conventional stepwise therapy).
  • La CST è stata avviata con metformina, seguita in sequenza da glimepiride e sitagliptin.
  • L’outcome primario era costituito dalla percentuale di soggetti in grado di ottenere un’HbA1c <6,5% senza eventi ipoglicemici, aumento ponderale ≥5% e interruzioni per eventi avversi alla settimana 104.

Risultati

Cosa aggiunge questo studio?

  • I 105 soggetti idonei sono stati randomizzati fra TCT e CST; l’89,6% dei partecipanti ha completato lo studio e il trattamento.
  • L’outcome primario è stato raggiunto nel 42,5% del gruppo TCT e nel 17,5% del gruppo CST (p = 0,015).
  • La percentuale di partecipanti che ha raggiunto un’HbA1c <6,5% alla settimana 104 è stata del 50,0% nel gruppo TCT e del 45,0% nel gruppo CST.
  • Ipoglicemie, aumento ponderale >5% o interruzioni per eventi avversi si sono verificati nel 14,9% del gruppo TCT e nel 59,2% del gruppo CST.

Conclusioni e prospettive

Qual è l’impatto di questo studio sulla pratica clinica?

  • La terapia iniziale di associazione con metformina, dapagliflozin e saxagliptin ha ridotto efficacemente l’HbA1c con una maggiore tollerabilità rispetto al trattamento graduale convenzionale, nel DT2 di nuova insorgenza.

Fonte
834-P - Efficacy and Tolerability of Initial Triple Combination Therapy with Metformin, Dapagliflozin, and Saxagliptin Compared with Conventional Stepwise Add-on Therapy in Drug-Naïve Patients with Type 2 Diabetes—A Randomized, 104-Week, Open-Label, Active-Controlled Trial. ADA 83rd Scientific Sessions 2023.


Report

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