Focus on diabete tipo 2

Dalle 83rd Scientific Sessions dell’American Diabetes Association

Dapagliflozin per l’iperglicemia ospedaliera in soggetti cardiochirurgici con DT2: uno studio randomizzato e controllato

Presentato da: Mohammad Kuchay*, et al.
Medanta-The Medicity Hospital, Gurugram, India

Messaggi chiave

  • In soggetti con diabete tipo 2 ospedalizzati per interventi cardiochirurgici, l’aggiunta di dapagliflozin al regime insulinico basal-bolus non migliora il compenso glicemico rispetto al solo schema basal-bolus.
  • Nonostante ciò, dapagliflozin non aumenta l’incidenza di chetoacidosi diabetica o di altre complicanze durante il ricovero.

Background

Cosa c’è di noto su questo argomento?

  • Gli inibitori del cotrasportatore sodio/glucosio-2 (SGLT2, sodium/glucose cotransporter-2) non sono stati sufficientemente indagati nel trattamento dell’iperglicemia in soggetti ospedalizzati non critici con diabete tipo 2 (DT2)1.

Come è stato condotto questo studio?

  • In questo studio randomizzato treat-to-target, avviato dallo sperimentatore, 250 pazienti cardiochirurgici con DT2 sono stati randomizzati (1:1) fra 10 mg di dapagliflozin giornaliero in aggiunta al regime insulinico basal-bolus (gruppo DAPA) e il solo schema basal-bolus (gruppo INSULIN) nel periodo postoperatorio precoce.
  • L’outcome primario era determinato dalla differenza media dei livelli glicemici (BG, blood glucose) giornalieri fra i due gruppi.
  • I principali outcome in termini di sicurezza hanno riguardato l’incidenza di chetonemia/chetoacidosi diabetica (DKA, diabetic ketoacidosis) severa e di ipoglicemie.
  • Tutte le analisi sono state condotte secondo il principio dell’intention-to-treat.

Risultati

Cosa aggiunge questo studio?

  • Fra i gruppi DAPA e INSULIN non sono state riscontrate differenze nei livelli medi giornalieri di BG (149 vs. 150 mg/dl), nella percentuale media di rilevazioni entro il range target di 70-180 mg/dl (82,7 vs. 82,5%), nella dose giornaliera complessiva di insulina (media, 39 vs. 40 unità/giorno), nel numero di somministrazioni giornaliere di insulina (mediana, 3,9 vs. 4), nella durata del ricovero (mediana, 10 vs. 10 giorni) o nelle complicanze ospedaliere (21,6 vs. 24,8%).
  • I livelli medi dei chetoni plasmatici sono risultati significativamente più elevati nel gruppo DAPA rispetto al gruppo INSULIN al giorno 3 (0,71 vs 0,30 mmol/l) e al giorno 5 (0,42 vs 0,19 mmol/l) dalla randomizzazione.
  • Sei partecipanti nel gruppo DAPA hanno sviluppato chetonemia severa, ma nessuno ha sviluppato DKA.
  • Non sono state riscontrate differenze nella percentuale di soggetti con valori di BG <70 mg/dl (9,6 vs 7,2%) fra i due gruppi di trattamento.
  • Un numero inferiore di partecipanti del gruppo DAPA ha sviluppato insufficienza renale acuta (7,2%) rispetto al gruppo INSULIN (12,8%).

In prospettiva

Qual è l’impatto di questo studio sulla pratica clinica?

  • Tali risultati indicano che l’aggiunta di dapagliflozin al regime insulinico basal-bolus non migliora ulteriormente la glicemia rispetto al solo schema basal-bolus, in soggetti con DT2 ospedalizzati per interventi cardiochirurgici.
  • Dapagliflozin è tuttavia sicuro e non aumenta l’incidenza di DKA o di altre complicanze durante il periodo di degenza ospedaliera.

Rif. bibliografici

  1. Kuchay MS, Khatana P, Mishra M, et al. Dapagliflozin for inpatient hyperglycemia in cardiac surgery patients with type 2 diabetes: randomised controlled trial (Dapa-Hospital trial). Acta Diabetol. 2023 Jun 29. Online ahead of print. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/37380728/

Fonte
100-LB - Dapagliflozin for Inpatient Hyperglycemia in Cardiac Surgery Patients with Type 2 Diabetes—Randomized Controlled Trial. ADA 83rd Scientific Sessions 2023.


Report

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