Focus on diabete tipo 2

Dalle 83rd Scientific Sessions dell’American Diabetes Association

Con l’avanzare dell’età, DT2 e obesità amplificano il rischio di steatosi epatica non alcolica

Presentato da: Anu Sharma*, et al.
Div. of Endocrinology, Diabetes and Metabolism, University of Florida, Gainesville, FL; USA

Messaggi chiave

  • L’età in sé non si associa a un peggioramento della steatosi o della fibrosi epatica.
  • Il BMI è il più forte fattore predittivo di steatosi e agisce in maniera sinergica con il diabete tipo 2 per lo sviluppo di fibrosi epatica con l’età.

Background

Cosa c’è di noto su questo argomento?

  • La steatosi epatica non alcolica (NAFLD, nonalcoholic fatty liver disease) è sempre più diffusa fra la popolazione generale, e molti sono i fattori di rischio metabolici noti.
  • Esistono evidenze limitate sull’impatto dell’età sulla prevalenza di steatosi e fibrosi epatiche, e sulla loro relazione con i fattori di rischio cardiometabolico.

Come è stato condotto questo studio?

  • Questo studio ha arruolato 761 soggetti di età 35-75 anni, con o senza diabete tipo 2 (DT2), che sono stati sottoposti a screening per la NAFLD con esami di laboratorio e imaging mediante elastografia (steatosi mediante parametro di attenuazione controllata [CAP, controlled attenuation parameter]; la fibrosi è stata valutata mediante misurazione della rigidità epatica [LSM, liver stiffness measurement]).
  • I soggetti sono stati suddivisi in 3 gruppi di età: <45 anni (giovani), 45-64 anni (mezza età) e ≥65 anni (età avanzata), con i risultati riportati in tale ordine.

Risultati

Cosa aggiunge questo studio?

  • Dei 761 soggetti arruolati, il 21% (n = 161) rientrava nel gruppo giovane, il 52% (n = 397) in quello di mezza età e il 27% (n = 203) nel gruppo dell’età avanzata.
  • Nel gruppo dell’età avanzata la prevalenza di obesità è risultata inferiore (53 vs. 53 vs. 40%; p = 0,01), mentre la prevalenza di DT2 è risultata maggiore (15 vs. 39 vs. 44%; p <0,01).
  • Analogamente, ipertensione, dislipidemia aterogenica e utilizzo di antipertensivi e statine sono risultati più frequenti nel gruppo dell’età avanzata.
  • Nonostante ciò, non sono state rilevate differenze per quanto riguarda la steatosi (CAP ≥274 dB/m: 50 vs. 54 vs. 52%; p = 0,7), ma un marker di attività della NAFLD (il NIS4) è peggiorato con l’avanzare dell’età (p <0,01).
  • È emersa una tendenza maggiore di fibrosi (LSM ≥7,0 kPa) nel gruppo della mezza età (11%) e in quello dell’età avanzata (8%), rispetto a quello dei giovani (5%).
  • Dopo analisi multivariata (sesso, razza, etnia, BMI, HbA1c, fattori di rischio cardiometabolico), il BMI è risultato associato sia a steatosi sia a fibrosi in tutti i gruppi di età (p <0,01).
  • È stata rilevata un’associazione significativa fra HbA1c come variabile continua e steatosi solo nel gruppo dell’età avanzata (OR 2,8; IC 95% 1,6-4,9), mentre la sua associazione con la fibrosi iniziava con la mezza età (OR 1,3; IC 95% 1,1-1,7) ed era più robusta nel gruppo dell’età avanzata (OR 1,8; IC 95% 1,01-3,2).

Conclusioni e prospettive

Qual è l’impatto di questo studio sulla pratica clinica?

  • L’età non si associa a un peggioramento della steatosi o della fibrosi epatica.
  • Il BMI è il più forte fattore predittivo di steatosi epatica e agisce in maniera sinergica con il DT2 per lo sviluppo di fibrosi con l’età.

Fonte
1367-P - Type 2 Diabetes Mellitus and Obesity Amplifies Nonalcoholic Fatty Liver Disease Risk with Age. ADA 83rd Scientific Sessions 2023.


Report

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