Focus on diabete tipo 2

Dalle 83rd Scientific Sessions dell’American Diabetes Association

Nuove formulazioni di glucagone

Presentato da: Leah M. Wilson*, et al.
Oregon Health & Science University, Portland, OR; USA

Messaggi chiave

  • Le tradizionali formulazioni intramuscolari di glucagone presentano diversi limiti.
  • Le nuove formulazioni di glucagone stanno facilitando la gestione dell’ipoglicemia.
  • Esistono ancora disparità nelle prescrizioni del glucagone, in parte legate all’aumento dei costi.

Background

Cosa c’è di noto su questo argomento?

  • Il glucagone va prescritto a tutti i soggetti ad alto rischio di ipoglicemie di livello 2 o 3, e dovrebbe essere disponibile ogni qualvolta se ne presenti la necessità1,2.
  • Questa presentazione ha illustrato le nuove formulazioni di glucagone per l’ipoglicemia.

Somministrazione di glucagone: inconvenienti, stato attuale e prospettive future

  • I kit di emergenza di glucagone hanno spesso istruzioni poco chiare, una volta ricostituiti durano solo 24 ore e scadono a 24-36 mesi dalla produzione.
  • Sono attualmente disponibili diverse nuove formulazioni di glucagone, fra cui il glucagone intramuscolare, quello nasale e quello non acquoso.
  • Le nuove formulazioni aprono possibilità verso nuovi approcci quali le microdosi, l’utilizzo in sistemi a circuito chiuso o in caso di ipoglicemia correlata a chirurgia bariatrica, e ancora nell’iperinsulinismo congenito.
  • La somministrazione nasale si è dimostrata più rapida e con meno insuccessi, rispetto alle formulazioni intramuscolari.
  • Il glucagone intranasale mostra una clearance più rapida e una concentrazione massima più elevata, ma un’AUC più bassa rispetto al glucagone intramuscolare, con lo stesso effetto di incremento della glicemia.
  • Con il glucagone intranasale gli effetti osservati sono simili anche in presenza di congestione nasale.
  • Il glucagone non acquoso è destinato esclusivamente all’iniezione sc, ed è risultato associato a maggiore rapidità e meno insuccessi con l’autoiniettore rispetto alle formulazioni intramuscolari, mantenendo lo stesso effetto di innalzamento della glicemia.
  • Tra le reazioni avverse comuni a tutte le formulazioni vi sono nausea, vomito e cefalea.
  • Anche il dasiglucagone con autoiniettore è risultato associato a maggiore rapidità e meno insuccessi rispetto alle formulazioni intramuscolari.
  • I trend di prescrizione del glucagone sono stabili e sostanzialmente inferiori a quelli attesi sia nel diabete tipo 1 sia nel tipo 2.
  • Nell’ultimo decennio i prezzi del glucagone sono continuati ad aumentare.

Conclusioni e prospettive

Qual è l’impatto di questa analisi sulla pratica clinica?

  • Il glucagone va prescritto a tutti i soggetti ad alto rischio di ipoglicemie di livello 2 o 3.
  • Le diverse formulazioni di glucagone hanno profili di effetti collaterali simili.
  • I kit di emergenza di glucagone sono di difficile utilizzo, mentre le nuove formulazioni consentono un uso più semplice in situazioni di emergenza.
  • Le nuove formulazioni di glucagone hanno maggiore stabilità, alcune in forma liquida.
  • Le prescrizioni di glucagone sono inadeguate e mostrano disparità significative in base a sesso, etnia e reddito, mentre i costi del glucagone continuano a incrementare tali disparità.

Rif. bibliografici

  1. ElSayed NA, Aleppo G, Aroda VR, et al. 6. Glycemic Targets: Standards of Care in Diabetes-2023. Diabetes Care. 2023;46(Suppl 1):S97-S110. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36507646/
  2. Kaur J, Seaquist ER. Translational aspects of glucagon: current use and future prospects. J Endocrinol. 2023 Mar 16;257(1):e220278. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36727600/

Fonte
Symposium - New Glucagon Formulations. ADA 83rd Scientific Sessions 2023.


Report

ONWARDS 3: compenso glicemico migliore con insulina icodec settimanale vs insulina degludec giornaliera nel DT2 insulino-naïve
Ildiko Lingvay*, et al.
University of Texas Southwestern Medical Center, Dallas, TX; USA
Associazione fra età all’insorgenza del diabete e rischio oncologico successivo
Jingyan Tian*, et al.
Shanghai Institute of Endocrinology and Metabolism, Shanghai, Cina
Semaglutide orale nel trattamento di obesità e DT2: risultati degli studi OASIS 1 e PIONEER PLUS
Ildiko Lingvay*, et al.
University of Texas Southwestern Medical Center, Dallas, TX; USA
Retatrutide, un nuovo triagonista recettoriale di GIP/GLP-1/glucagone: risultati del trial di fase 2 su obesità, NAFLD e DT2
David D’Alessio*, et al.
Div. of Endocrinology, Duke University Medical Center, Durham, NC; USA
Risultati dello studio COORDINATE-Diabetes
Jennifer Green*, et al.
Div. of Endocrinology, Duke University Medical Center, Durham NC; USA
Con l’avanzare dell’età, DT2 e obesità amplificano il rischio di steatosi epatica non alcolica
Anu Sharma*, et al.
Div. of Endocrinology, Diabetes and Metabolism, University of Florida, Gainesville, FL; USA
Calo ponderale precoce e outcome metabolici successivi in persone con DT2 trattate con tirzepatide
Ildiko Lingvay*, et al.
University of Texas Southwestern Medical Center, Dallas, TX; USA
Programma SURPASS: efficacia di tirzepatide in persone con DT2 a esordio giovanile
Philip Zeitler*, et al.
University of Colorado Anschutz Medical Campus, Aurora, CO; USA